I costruttori russi ed italiani hanno completato con successo le prove di un nuovo motore spaziale

Il dimostratore del motore è sviluppato dalle due aziende nell'ambito delle attività di ricerca e sviluppo patrocinate dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) con uno specifico accordo con l'Agenzia Spaziale russa Roscosmos, per la costruzione di motori spaziali ad ossigeno-metano. «Il motore Mira - ha commentato Pier Giuliano Lasagni, amministratore delegato di Avio - è un esempio tangibile dell'alto valore tecnico raggiunto dai nostri team. I numerosi e ambiziosi obiettivi raggiunti sono per noi punti di partenza per sfide più impegnative. La preziosa collaborazione con un partner prestigioso come KBKhA è la dimostrazione dell'efficacia della strategia di Avio per lo sviluppo di nuovi prodotti nel rispetto dei limiti di sostenibilità dal punto di vista energetico/ambientale ed economico. Siamo sicuri che i successi che stiamo puntualmente raggiungendo saranno supportati con l'adesione dell'Italia alla Seconda Fase del programma di sviluppo e qualifica dei nuovi lanciatori europei, nel corso della Conferenza per lo Spazio dei Ministri dei Paesi membri dell'Esa, che si terrà a novembre di quest'anno».

L'innovativo motore permette di ottenere, oltre a una minore complessità del ciclo termodinamico e ai conseguenti minori costi di fabbricazione, anche un miglior bilancio di spesa energetica globale. Questi obiettivi saranno ulteriormente consolidati con il completamento della campagna di fuoco e le successive prove - previste tra giugno e luglio 2014 - permetteranno ad Avio di formulare un piano di completamento di sviluppo e qualificazione meglio circostanziato e privo di rischi tecnici ed economici tipici di queste fasi sperimentali. La campagna di fuoco, realizzata attraverso questa prestigiosa collaborazione internazionale italo-russa, può essere considerata una pietra miliare nello sviluppo della propulsione liquida ossigeno-metano.

Il motore Mira è stato progettato per equipaggiare l'ultimo stadio a liquido di una nuova versione potenziata del lanciatore spaziale Vega, denominata E, come già indicato nei piani futuri della Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il tutto nel rispetto degli obiettivi di contenimento dei costi e miglioramento delle prestazioni.

Avio, attraverso la controllata Elv, sta già sviluppando la nuova evoluzione di Vega, il lanciatore italiano di ultima generazione studiato per portare in orbita bassa (a circa 700 km dalla terra) satelliti per uso istituzionale e scientifico, per l'osservazione della Terra e il monitoraggio dell'ambiente. Sviluppato da Avio nell'ambito del programma spaziale europeo e realizzato per il 65% nello stabilimento di Colleferro, nell'attuale configurazione è in grado di mettere in orbita satelliti di massa fino a 1500 Kg e completa la famiglia dei lanciatori europei. Ad aprile 2014 ha completato con successo la sua terza missione.

Fonte: http://bit.ly/1pjMUft

 

11 Giugno 2014