Il servizio stampa del Consiglio dei Ministri ha riferito che Giuseppe Conte e Vladimir Putin oggi pomeriggio hanno avuto una lunga conversazione telefonica. Al centro dei colloqui sono stati COVID-19, Bielorussia, Ucraina orientale, Libia, caso Navalny e relazioni bilaterali, riferisce il comunicato.
Il servizio stampa del Cremlino ha riferito che la conversazione si è svolta su iniziativa italiana.
«Nel corso dello scambio di vedute sulla situazione in Bielorussia dopo le elezioni presidenziali, la parte russa ha accentuato la controproduttività di qualsiasi tentativo di interferire negli affari interni della Repubblica di Bielorussia e di pressioni sulle sue autorità», fa notare il comunicato del Cremlino, aggiungendo che è stata espressa la posizione comune, secondo cui al momento è importante prevenire qualsiasi escalation.
Inoltre, i leader hanno parlato della crisi in Libia e hanno affermato la necessità di una rapida ripresa del dialogo infra-libico.
Putin e Conte si sono anche accordati sull’attivare la cooperazione nella lotta contro il COVID-19, compreso il lavoro sui vaccini, osserva il servizio stampa del Cremlino.
«Nella discussione delle questioni di attualità nelle relazioni russo-italiane si è convenuto, in particolare, sul fatto di intensificare la cooperazione nel contrastare la diffusione del coronavirus, compreso il lavoro sui vaccini per la prevenzione di questa malattia», si legge nel comunicato.
Nel colloquio tra il presidente della Federazione Russa ed il premier italiano è stato menzionato anche il caso Navalny.
«La parte russa ha sottolineato l'inammissibilità di accuse frettolose e infondate al riguardo e l'interesse per un'indagine approfondita e obiettiva di tutte le circostanze dell'incidente», aggiunge l’ufficio stampa del Cremlino.
L'ultima conversazione telefonica tra Conte e Putin si è svolta lo scorso 8 maggio. L'ultimo incontro di persona tra i due risale al 19 gennaio alla conferenza sulla Libia di Berlino.
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