Moody’s: l’Italia tornerà a crescere nel 2014 «Ma non impossibile governo anti-euro»

Moody’s si aspetta un ritorno della crescita in Italia dopo due anni di recessione, in un clima globale «meno incerto». L’agenzia vede per l’Italia un Pil 2013 fra -2 e -1% (tre mesi fa era fra -2,5% e -1,5%) e fra zero e +1% nel 2014 (era -0,5% e +0,5%). Continua però la crescita della disoccupazione, attesa fra 12 e 13% nel 2014. Il tasso di disoccupazione del Paese, secondo l’agenzia di rating, dovrebbe infatti collocarsi tra l’11,5% e il 12,5% nel 2013 e tra il 12% e il 13% nel 2014. La forchetta per il 2015 è analoga a quella stimata per il 2013.

L’INSTABILITA’ - Aggiunge Moody’s che la situazione politica italiana continua a mettere a rischio la tenuta dell’Eurozona, anche per la possibilità che salga al potere un partito che abbia in agenda l’uscita dall’unione monetaria. Nel suo ‘Global Macro Outlook’, alludendo a un possibile successo elettorale del Movimento Cinque Stelle. Nell’eurozona, si legge invece nel rapporto, «il rischio di un’ulteriore escalation della crisi resta considerevole, soprattutto se il sostegno politico e sociale ai programmi di austerità continua a calare». «In particolare, le possibilità che un partito politico guadagni il potere sulla base di una piattaforma che preveda un’uscita dall’euro rimangono non trascurabili, alla luce dei continui rischi politici in Paesi come, tra gli altri, Italia e Grecia», prosegue Moody’s, secondo la quale «rimane circa una possibilità su tre che, nel medio termine, un Paese abbandoni l’area euro».

LA SITUAZIONE- Circa la situazione complessiva mondiale Moody’s rileva come «dopo un lungo periodo di turbolenze dei mercati economici e finanziari, l’economia globale ora sembra aver imboccato la strada di una maggiore stabilità nel corso dei prossimi due anni». «Notevoli progressi sono stati compiuti per affrontare gli squilibri strutturali dopo la crisi finanziaria e gli sforzi compiuti per facilitare gli aggiustamenti necessari nel settore privato hanno dato i loro frutti. I disavanzi sono in gran parte rientrati nei Paesi periferici dell’area euro - segnala Moody’s e i deficit di bilancio in tutte le economie avanzate sono caduti».

L’OUTLOOK - Per quanto riguarda le prospettive di crescita e sviluppo a livello globale l’agenzia segnala che, mentre le prospettive di crescita a breve termine si sono attenuate in alcuni Paesi - in particolare Stati Uniti - altrove l’attività economica ha mostrato ulteriori segnali di miglioramento«. Nel complesso, Moody’s prevede che le economie del G20 crescano di circa l’1,3% nel 2013 e del 2% nel 2014. La crescita dovrebbe prendere ulteriormente slancio nel 2015, arrivando al 2,5%

12 Novembre 2013