Paradossalmente all'epoca non esisteva ancora un'Italia unita. La penisola appenninica, che era isolata dal resto dell'Europa da grandi catene montuose, era sede di molti stati indipendenti, ognuno con una propria storia e cultura. Le città erano i centri di questi stati. Tuttavia, questa orgogliosa indipendenza coesisteva con una comunanza linguistica e poggiava su un'antica base culturale. Fu proprio questo a determinare l'importanza della cultura italiana, che era molto più sfaccettata e complessa di quella del resto d'Europa.
L'Italia del XVIII e dell'inizio del XIX secolo era la mecca di artisti e poeti, nonché tappa fondamentale di ogni grand tour d'Europa, attraverso il quale la nobiltà illuminata perfezionava l’educazione dei propri figli. Questi viaggiatori presto iniziarono a sviluppare le proprie «immagini dell'Italia». Così non solo ogni nazione ha una sua visione dell’Italia – perché i francesi hanno un'Italia, mentre gli inglesi ne vedono certamente un'altra, i tedeschi un'altra e i russi un'altra ancora – ma ogni singola persona si crea un’immagine del belpaese, basata su letture, ascolti, visioni di quadri e opere d’arte.
La mostra, che verrà aperta al pubblico per un solo giorno in occasione della conferenza-concerto, offrirà la possibilità di vedere una selezione di queste immagini. I curatori del reparto di grafica della Biblioteca di Stato russa mostreranno per la prima volta al pubblico il sontuoso Atlante Reale di Augusto il Forte, l’album dei disegni di Thomas de Thomon e mostreranno incisioni che riproducono città italiane, edifici famosi e meraviglie della natura.
Il libro russo più popolare dedicato alla cultura italiana, Immagini dell'Italia, è stato scritto all'inizio del ventesimo secolo da Pavel Muratov, curatore del Dipartimento di Belle Arti e Antichità Classiche del Museo Rumjancev. Alla serata interverrà lo storico d’arte Arkadij Ippolitov, autore della serie Immagini dell'Italia XXI e curatore del reparto di incisioni del Museo Statale Ermitage. Il suo commento alle immagini dell'Italia si alternerà con la musica di compositori italiani eseguita dall'ensemble di solisti «Imaginarium» sotto la direzione di Denis Golubev.
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