La poetica del paesaggio di Mario Giacomelli arriva al MAMM

Mario Giacomelli nasce nel 1925 a Senigallia. La strada verso la notorietà gli è aperta dalla vittoria al prestigioso Concorso Nazionale di Castelfranco Veneto nel ’55.  Nominato nel 1955 da Paolo Monti «L’uomo Nuovo della Fotografia», le sue foto sono presenti dal 1964 nella collezione permanente del MOMA di New York e oggi conservate nei maggiori musei del mondo.

Giacomelli ha creato un suo originale linguaggio fotografico: l’alto contrasto dei bianchi «mangiati» e dei neri «chiusi», l’uso dello sfocato e del flash di giorno, della grana e del supporto scaduto e consumato, sono le caratteristiche di un’immagine non ancorata al reale.

Il «godimento», come lui chiama la soddisfazione del gesto fotografico, non gli viene dal prelievo verista dell’oggetto, ma dal poter entrare, attraverso la fotografia, «sotto la pelle del reale», là dove perdono potere i dettami dello stereotipo, nell’espressione libera dell’inconscio. La fotografia è per Giacomelli la creazione di uno spazio in cui attualizzare un rituale introspettivo, fino ad approdare nell’ambito dell’astrattismo e della poesia.

Dettagli e biglietti: http://bit.ly/2f4zSCd

12 Settembre 2017