Il festival della cultura russa conquista Milano

Mostre fotografiche, danze popolari, contaminazioni musicali passando velocemente dalla musica classica e lirica (molto bello l’omaggio riservato al grande tenore napoletano Enrico Caruso) al jazz ed all’elettronica, magari con l’intermezzo molto piacevole e gioioso del complesso vocale e strumentale, composto interamente da bambini e ragazzi dai 7 ai 16 anni del Feel Russia 2015 Festival della Cultura russa a Milano esposizione costumi tipici «Teremok», creato dal famoso gruppo «Terem Quartetto» che utilizza strumenti popolari russi.
Sotto questo punto di vista, possiamo affermare senza timore di essere smentiti, che il Festival della Cultura Russa ha soddisfatto tutti i palati. Ma non solo. Bambini allegramente vestiti con i tradizionali costumi russi, musiche che per magia ti portano in un’atmosfera quasi da fiaba, ed il senso di attaccamento di chi è legato alle proprie radici e tradizioni, in maniera del tutto ancestrale.
Al di là dell’indubbio patrimonio culturale lasciatoci in eredità da artisti di tutti i campi di ieri e di oggi, è probabilmente questo il vero messaggio di una manifestazione, molto apprezzata dalle comunità russofone presenti a Milano ed in altre città della Lombardia (come Pavia, Bergamo, Brescia e Varese), e non solo.

Anche se non è stata eccessivamente pubblicizzata, a causa della cortina censoria dei mainstream italiani che invece continuano – sbagliando in maniera provinciale e grossolana – a considerare la Russia ed il suo presidente Putin i cattivi della situazione, si può parlare comunque di un successo, considerando anche Feel Russia 2015 Festival della Cultura russa a Milano area ricreativache è soprattutto si è trattata della prima edizione.

Perché a passeggiare all’interno del Parco Sempione, ascoltando le musiche di Prokofiev alternate dall’esibizione al piano di Denis Matsuev, passando per i suoni ritmici e sincopatiFeel Russia 2015 Festival della Cultura russa a Milano manifesto del gruppo folcloristico Folkbeatrf, mentre in un pannello scorrevano le immagini tridimensionali delle animazioni di Pokhinotova, Kustodiev e di tantissimi altri artisti che hanno ritratto alcune scene di vita quotidiana in Russia, abbiamo infatti visto tante, tantissime famiglie.

La normalità nella semplicità e’ del resto uno dei marchi di fabbrica tipici di un popolo – quello russo – molto orgoglioso delle proprie radici e tradizioni. E questo alla faccia di quei messaggi globalizzanti che al contrario stanno facendo di tutto per distruggere quel che resta di valori, ormai calpestati e distrutti.

Feel Russia 2015 Festival della Cultura russa a Milano tipica bambola russa «Il messaggio che vogliamo lanciare – ha dichiarato infatti Tatiana Tchouvileva, co-presidente delle comunità russe presenti nel nostro paese (KSARSI) – è di pace, perché in questi giorni, qui a Feel Russia, sono presenti anche molti ucraini che consideriamo sempre un popolo fratello ed amico. Non vogliamo parlare di politica in questa sede, ma è chiaro che siamo molto orgogliosi delle nostre radici e tradizioni. Feste come queste servono ad Feel Russia 2015 Festival della Cultura russa a Milano esposizioni 3alimentare gli scambi culturali fra i nostri paesi».

Un concetto inequivocabile, ribadito anche dal Vice Ministro per la Cultura della Denis Matsev with Alla Manilova, the Russian Federation's deputy minister of culture Federazione Russa, Alla Manilova che ci ha tenuto ad evidenziare come «i rapporti culturali e politici fra la Russia e l’Italia non devono interrompersi, nonostante qualcuno stia invece facendo di tutto per contrapporci. Sono molto soddisfatta – commentando poi lo svolgimento del festival sulla cultura russa – dell’organizzazione di questo evento, ed ho avuto modo di salutare con molto piacere la comunità russa presente in Italia. Il mio auspicio è che iniziative come queste siano ancora più frequenti, perché i legami culturali fra la Russia e l’Italia sono molto più ampi di quello che si pensa».

Fonte: http://bit.ly/1IiUFIY

23 Marzo 2015