Si è svolta a Milano la cerimonia di inaugurazione dell'Anno incrociato dei musei di Russia e Italia

Il 30 settembre a Milano ha avuto luogo, in forma di «summit» museale, la cerimonia di apertura dell'Anno incrociato russo-italiano dei musei con la partecipazione di Olga Lyubimova, Ministro della cultura della Federazione Russa, e Dario Franceschini, Ministro della cultura della Repubblica Italiana.

Secondo Sergey Razov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, era da tempo attesa l’opportunità di riunirsi in tale forma per discutere i problemi della cooperazione russo-italiana sia nel campo della cultura sia, in particolare, nella sfera museale.

«La cultura è una componente importante, se non la più importante della nostra cooperazione bilaterale interstatale che ha una lunga storia, radici profonde e che si sta sviluppando dinamicamente nonostante tutte, come si suol dire oggi, «le turbolenze» - ha detto.

Olga Lyubimova ha sottolineato che dall'inizio dell'anno è stata aperta una serie di mostre particolarmente significative che hanno arricchito la vita culturale della Russia: «La linea di Raffaello» all'Ermitage, i capolavori della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia al Museo Storico di Stato, "Siena agli albori del Rinascimento" dalla Pinacoteca di Siena e dai musei della Toscana, e «I capolavori del Museo di Capodimonte di Napoli» al Museo Pushkin.


«Senza dubbio il 2020 è stato un anno incredibilmente impegnativo e imprevedibile per l'intera comunità culturale. L’impossibilità di tenere eventi dal vivo nel formato consueto per le istituzioni culturali ha spinto a cercare nuove forme di interazione con il pubblico. E i musei hanno assunto un ruolo di primo piano in questo inedito e serrato processo, direttamente collegato alla trasformazione digitale», ha dichiarato Olga Lyubimova.

La Ministra ha espresso la sua gratitudine ai colleghi italiani per il loro solerte sostegno, senza il quale questi eventi non sarebbero stati possibili, così come a tutti i direttori dei musei di fama mondiale russi e italiani che si sono riuniti a Milano per discutere delle questioni più stringenti relativamente alla cooperazione museale russo-italiana.

«Crediamo che nella nuova realtà, così mutevole, nell'enorme flusso di informazioni, difficile da controllare e filtrare, proprio i musei siano affidabili custodi dei «valori eterni». E dunque, conoscendo il ruolo cruciale dei musei nella vita delle nostre società, abbiamo definito il nostro evento non solo un dialogo, ma un «summit». tra musei. In quanto i progetti realizzati dai musei, lo spazio stesso del museo come piattaforma o addirittura cluster creativo, non solo riempiono il calendario della vita culturale sia in Russia sia in Italia, ma determinano in gran parte l’indirizzo della politica culturale dei paesi» - ha rilevato la Ministra.

Dario Franceschini, Ministro della Cultura della Repubblica Italiana, ha ricordato che le istituzioni museali a causa delle misure restrittive hanno vissuto un periodo certo non facile.

«In effetti, sono stati giorni tristi quelli in cui i musei hanno chiuso ai visitatori. E tutti coloro che hanno a cuore la cultura hanno potuto provare cosa succede quando la cultura scompare dalle nostre città. Stiamo assistendo al difficile processo di "apertura" dei paesi, di avvicinamento parziale e registriamo il crescente desiderio dei visitatori di avere di nuovo accesso alle istituzioni culturali. E i musei in questo senso sono piattaforme sicure», ha detto.

Dario Franceschini ha espresso l’auspicio che l'incontro dei leader dei musei dei due paesi nel formato di «summit» sia produttivo e ha sottolineato l'importanza dello scambio culturale tra i paesi. Secondo il ministro, i musei non devono essere solo un contenitore per collezioni museali eccezionali, ma anche luoghi aperti a nuove esperienze e, cosa molto importante, attrattivi per le giovani generazioni.

Secondo Svetlana Adaksina, vicedirettore generale del Museo Statale Ermitage, i musei di Russia e Italia hanno legami artistici, accademici e di amicizia di lunga data. Ha citato come esempio le attività dell'Ermitage che da molti anni collabora strettamente con le istituzioni culturali italiane, organizzando brillanti progetti espositivi. Inoltre, al fine di promuovere il lavoro scientifico congiunto e rafforzare i legami culturali russo-italiani, è stato istituito il «Centro Ermitage-Italia» che sostiene con successo vari progetti di ricerca di studiosi, storici dell'arte e storici dei due paesi.

Il «summit» museale russo-italiano consentirà ai leader della comunità museale dei due paesi di scambiarsi esperienze positive, di discutere la lezione della pandemia, la promozione dell'economia museale nel periodo post-pandemia, le odierne tendenze nello sviluppo dei musei e le future iniziative comuni. Tra i partecipanti al "summit" museale da parte russa erano presenti istituzioni come il Museo Statale di Belle Arti Pushkin, la Galleria Statale Tretyakov, l'Ermitage, il Museo Storico Statale, i Musei del Cremlino di Mosca, il museo-tenuta di Lev Tolstoj «Yasnaya Polyana», il Museo Nazionale Russo della Musica, il Museo Politecnico e molti altri.

Alla vigilia della cerimonia si sono svolti a Milano due grandi eventi: l'inaugurazione della mostra «Russia ed Europa nel destino e nell'opera di Dostoevskij», organizzata in occasione del 200° anniversario della nascita del grande scrittore, e un concerto di musica classica eseguito dai vincitori del Concorso Internazionale Chaikovskij. La mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 31 ottobre al Museo Casa Manzoni, esporrà alcuni oggetti personali di Fyodor Dostoevskij, fotografie originali e libri rari con l'autografo dello scrittore provenienti dalla collezione del Museo Statale di Storia della Letteratura Russa intitolato a V. I. Dal.

Fonte: https://bit.ly/3lCQjbG
5 Ottobre 2021