Mostra dell’artista italiano Tito Marci all’Accademia Stroganov

Il titolo della mostra riflette la sua idea principale: la ricerca di una soluzione al problema dell’autoidentificazione attraverso l'esplorazione, prima di tutto, del proprio «io». I suoi ritratti, a figura intera, a mezzo busto, su uno sfondo dorato, ecc., sono diverse immagini di sé, come fossero sguardi «da dentro» e «da fuori». Egli appare ora in abiti ordinari, ora in completo da lavoro, ora con un colbacco, un turbante orientale o un fez. Tuttavia, pur indossando abiti di diversi popoli, l’artista rimane sé stesso: un pensatore dedito alla ricerca della vera essenza dell’arte. Tutti i ritratti sono uniti dal mistico simbolo indiano del «Terzo occhio» (il Bindi o il Tilaka), il quale tradisce l’appartenenza a una determinata tradizione religiosa. Segni sacri e iscrizioni in greco e in armeno antico portano lo spettatore alla comprensione di quanto siano intrecciate e interdipendenti le varie culture del nostro mondo.

Tito Marci è nato a Rieti nel 1966. Vive e lavora a Roma. Ha iniziato la sua attività espositiva negli anni ’80, come uno degli ultimi rappresentanti della corrente artistica ispirata alle idee dell’ «arte illuminata». I lavori di Marci sono stati presentati in diverse esposizioni individuali e collettive, in Italia e all’estero. Alcune riproduzioni dei suoi quadri sono diventate copertine di libri. Molte opere di Marci sono state incluse in cataloghi italiani e internazionali.

Fonte: https://bit.ly/2SW5nTG

25 Febbraio 2020