Ogni spettatore potrà scoprire qualcosa d’interessante indipendentemente dall’età e dalle preferenze di genere cinematografico, dato che i temi trattati nei film della rassegna sono molto vari: si va dalle questioni sentimentali alle manifestazioni più diverse della natura umana, dai rapporti interpersonali a quelli tra generazioni, dall’influenza del passato sui destini delle persone ai tentativi di sfuggire ad esso.
Il film d’apertura del 24 febbraio sarà Lacci, un dramma psicologico con un cast stellare e una trama con risvolti da giallo. Una parte essenziale del programma del festival è riservata ai film di finzione, tra cui Assandira, un’indagine poetica e meditativa, che ha avuto il Premio della Federazione dei Cineclub Italiani alla 77ma Biennale di Venezia; Le Sorelle Macaluso invece è una saga lirica sulla forza devastante del tempo e sulla trasformazione dolorosa di una famiglia; un film sul superamento di un passato traumatico, vincitore del premio Sorriso Diverso, è Padrenostro con Pierfrancesco Favino, che ha vinto la Coppa Volpi come miglior attore, e infine una storia mistica su un incontro con il passato che prende una forma inaccettabile razionalmente, Lasciami andare con Valeria Golino e Stefano Accorsi.
Anche gli amanti del genere documentario saranno accontentati. Per loro gli organizzatori della rassegna hanno incluso nel programma La verità su «La Dolce Vita», un lungometraggio che, attraverso documenti inediti, fa addentrare lo spettatore nel processo della creazione di uno dei film più famosi della storia del cinema; un diario metaforico della vita a Venezia nell’epoca della pandemia, Molecole, che mostra gli effetti del caos nelle sorti umane; e l’affettuoso film-ritratto Paolo Conte, via con me, dedicato a un’icona vivente del palcoscenico italiano e realizzato con l’uso di materiali iconografici inediti.
Per i biglietti:
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