Fulcro dell’esposizione è il famoso «Ragazzo morso dal ramarro» del periodo giovanile del Caravaggio. Preceduta da un’opera di Bartolomeo Passarotti, anticipatore del naturalismo seicentesco, la serie dei seguaci del Caravaggio comprende dipinti di Borgianni, Saraceni, Caracciolo, Caroselli, fino ad arrivare a Mattia Preti, ma anche opere di artisti nordici come Baburen, Honthorst e Stomer, un capolavoro di Valentin e cinque potenti «Apostoli» recentemente assegnati al giovane Ribera. La selezione delle opere include anche dipinti di Giovanni Lanfranco, Guido Reni, Giacinto Brandi, per concludersi con i ‘pittori della realtà’ – espressione coniata da Longhi – ovvero Fra’ Galgario, Ceruti e Traversi, che nel Settecento trassero ancora ispirazione da modelli del realismo seicentesco.
La rassegna mette inoltre a confronto questi trenta dipinti appartenuti al grande storico dell’arte con altri ventidue di area caravaggesca conservati al Museo Pushkin, non solo di pittori italiani, ma anche francesi, olandesi e spagnoli, alcuni dei quali restaurati per l’occasione.
La mostra è curata da Mina Gregori e da Maria Cristina Bandera per la Fondazione Longhi e da Viktoria Markova per il Museo Pushkin.