Mostra fotografica di Marcella Simonelli a Mosca

L’Istituto Italiano di Cultura di Mosca e l’Accademia Russa delle Arti a Mosca sono lieti di presentare la mostra «Il nascosto fluire dei colori» della fotografa Marcella Simonelli. Rimarrà aperta dal 9 febbraio al 8 marzo 2022. A cura di: Giovanna dalla Chiesa.

Marcella Simonelli è nata nel 1955 a Napoli, dove ha studiato giurisprudenza. Terminati gli studi nel 1979, ha ricevuto in regalo la sua prima macchina fotografica. Attraverso il suo obiettivo Marcella ha iniziato a guardare il mondo con occhi totalmente nuovi. Paesaggi e architetture sono divenuti presto i soggetti preferiti dell’artista, usati non solo come mezzi per trasmettere l’atmosfera di un determinato luogo, ma anche come specchi di emozioni e stati d’animo. Con il tempo, l’attenzione per il dettaglio e i colori hanno portato Simonelli a focalizzare il suo interesse su un elemento in particolare: l’acqua. Incantata dai giochi di luce e dai loro riflessi, l’artista mira a captare il ritmo delle onde, dietro al quale si cela la pura essenza di questo elemento inafferrabile. Le emozioni provate dall’artista nel momento dello scatto restano immortalate nelle sue opere, trasmettendosi successivamente allo spettatore che le contempla.

È noto che l’acqua è, prima di tutto, fonte di vita, energia, bellezza e benessere, ma anche un ponte che unisce paesi e popoli lontani. La superficie dell’acqua non è mai statica, poiché ogni istante la porta a ricoprirsi di una nuova trama sottile, impreziosita da infinite sfumature naturali che ci ricordano pennellate di colore su un’immensa tela. L’acqua ha l’incredibile capacità di mostrarci la realtà sotto un angolo nuovo. Pur restando sempre fedele alla propria natura, l’acqua si trova in costante movimento, proprio come il mondo interiore dell’uomo: un mondo inafferrabile e in perenne evoluzione.

Gli autori della mostra ci invitano a riflettere su molti temi importanti, tra cui la bellezza della vita e della natura, i diritti e le disuguaglianze, la speranza e la salvezza.

Uno degli obiettivi che si prefigge l’artista attraverso questa mostra si traduce nel tentativo di immergere lo spettatore nelle vibrazioni visive, sonore ed emotive trasmesse dall’acqua. Come disse Maurice Touzé, «Del resto, suoni e colori sono entrambi fenomeni vibratori della stessa natura, di cui noi siamo i ricettori: più rapidi per i colori, meno rapidi per i suoni. È la vibrazione che, in definitiva, suscita l'emozione».

L’incontro con l’artista e il curatore, che si terrà nella prima settimana di marzo, prevede anche l’esibizione di un musicista italiano che usa uno strumento musicale unico per imitare il suono dell’acqua in movimento.

Fonte: https://bit.ly/34KK13L
9 Febbraio 2022